Il nostro cartellone
domenica 17 maggio 2015
Il seme
IL SEME
Il seme è il corpo riproduttivo di una pianta rappresenta l’inizio
della vita di una pianta. Ogni seme presenta esternamente una specie di guscio
protettivo chiamato tegumento. Sotto al tegumento si può vedere il cotiledone.
Le piante in base al numero di cotiledoni sono dette:
- dicotiledoni,
con due cotiledoni (come ad es. il fagiolo)
- monocotiledoni,
con un solo cotiledone (come ad es. il frumento)
All’interno dei cotiledoni c’è l’embrione, una piccola pianta in
miniatura. I cotiledoni costituiscono una riserva alimentare per l’embrione.
Quando il seme è maturo e si trova nelle condizioni ambientali
adatte inizia la germinazione cioè la trasformazione dell’embrione in pianta. I
fattori necessari perché la germinazione avvenga sono il calore, l’acqua e
l’ossigeno.
La disseminazione è il trasporto dei semi lontano dal luogo di
origine per favorire la diffusione delle piante.
La disseminazione può essere di tre tipi:
-
IDROFILA, i semi vengono trasportati dall’acqua;
-
ANEMOFILA, i semi molto leggeri e spesso dotati di
ali o peli fioccasi adatti al volo, vengono trasportati dal vento;
-
ZOOFILA, i semi o i frutti possiedono spine o uncini
per attaccarsi ai peli o alle piume degli animali che li trasportano senza
saperlo, oppure vengono mangiati dagli animali e poi espulsi con le feci in
altri luoghi.
I frutti
I FRUTTI
Il frutto è una
struttura derivata dalla trasformazione dell’ovario dopo la fecondazione.
I frutti si
possono distinguere in due gruppi:
- frutti carnosi, come la pesca;
- frutti secchi, come il pisello.
Sezionando una
pesca puoi osservare all’interno del seme e intorno al seme una parte carnosa
chiamata PERICARPO.
Il pericarpo è
suddiviso in tre strati:
-
ESOCARPO la buccia che protegge il frutto;
-
MESOCARPO la polpa succosa;
-
ENDOCARPO nocciolo significato dentro il quale si
trova il seme.
Nei frutti secchi invece il pericarpo è sottile e fibroso.
La mela, la pera, la fragola e altri, vengono comunemente
considerati falsi frutti perché derivano dalla modificazione non solo
dell’ovario ma anche di altre parti del fiore come ad esempio il ricettacolo.
Dal fiore al frutto
DAL FIORE AL
FRUTTO
I granuli di
polline una volta arrivati sullo stimma nei fiori producono un lungo tubicino,
detto tubetto pollinico, attraverso cui possono raffiungere gli ovuli e
fecondarli.
Gli ovuli
fecondati cominciano a moltiplicarsi e le nuove cellule si differenziano dando
origine alle varie parti del seme.
Le parti
dell’ovario si trasformano e si ingrossano e danno origine al frutto.
Il fiore
IL FIORE
Il
fiore è una struttura specializzata che contiene gli organi sessuali
indispensabili per la riproduzione.
Tutti
i fiori presentano un’identica organizzazione:
-peduncolo:
sostiene il fiore e si allarga a formare un ricettacolo;
-calice:
è l’insieme di foglioline verdi chiamati sepali;
-corolla:
è l’insieme di tutti i petali che in genere sono colorati e profumati;
-stame:
sono gli organi sessuali maschili formati da un filamento che sorregge una
sacchetta chiamata antera all’interno della quale si trova il polline che è
l’insieme dei gameti maschili;
-pistillo:
è l’organo sessuale femminile che è formato dallo stimma,e da un sottile
prolungamento che è lo stilo collegato all’ovario in cui sono contenuti gli
ovuli ossia i gameti femminili.
Nei
fiori sono presenti talvolta sia l’organo maschile che femminile pertanto
questi fiori vengono chiamati ermafroditi.
Impollinazione
Il trasporto del polline dagli stami al pistillo è detto
impollinazione,può avvenire in diversi modi:
-impollinazione
entomofila: è quella affidata
agli insetti,le piante che la utilizzano hanno fiori vistosi e profumati e
producono nettare, una sostanza zuccherina;
-impollinazione
zoofila: è affidata ad altri
animali come i colibrì o i pipistrelli;
-impollinazione
anemofila: è affidata al
vento, le piante che la utilizzano di solito hanno fiori piccoli e poco
appariscenti ma producono grandi quantità di polline che si stacca dal fiore
con facilità e non hanno quindi bisogno di attirare insetti impollinatori;
-impollinazione
idrofila: tipica di alcune
piante acquatiche,è affidata all’acqua
Fecondazione
La fecondazione è
il processo nel quale il gamete maschile e femminile si fondono,dando origine
allo zigote:la prima cellula del nuovo individuo.
Le funzioni della foglia
LE FUNZIONI DELLA FOGLIA
Fotosintesi clorofilliana
La parola
fotosintesi è composta dal prefisso “foto”che significa luce e dal termine
“sintesi” che indica una reazione chimica con la quale si fabbricano sostanze
complesse a partire da sostanze semplici. La parola clorofilliana sta a significare che per questa funzione è
necessaria la clorofilla.
Quindi:
la fotosintesi
clorofilliana è il processo attraverso cui i vegetali grazie alla clorofilla
presente nelle foglie sfruttano l’energia luminosa del sole per produrre il glucosio
con cui si nutrono e l’ossigeno, utilizzando acqua e anidride
carbonica.
La Traspirazione
La
traspirazione è la funzione con cui le piante tengono sotto controllo la
quantità di acqua presente al loro interno.
E’
il processo mediante il quale le piante liberano sotto forma di vapore parte
dell’acqua assorbita, ma non utilizzata.
Il
fenomeno della traspirazione è strettamente collegato alla risalita dell’acqua
e dei sali minerali (linfa grezza), ogni volta che una molecola di acqua si
stacca dalla foglia trascina dietro di sé una molecola di acqua alla quale è
legata permettendo così l’assorbimento di acqua dal terreno.
La Respirazione
La respirazione è la funzione con cui le piante assorbono
l’ossigeno e lo utilizzano per demolire il glucosio (prodotto dalla fotosintesi
clorofilliana) e ricavare l’energia necessaria alle funzioni vitali.
La respirazione appare più evidente di notte quando la pianta
non compie la fotosintesi. Di giorno la quantità di anidride carbonica emessa
con la respirazione è minore della quantità di anidride carbonica assorbita,
inoltre la quantità di ossigeno per la respirazione è minore della quantità
prodotta durante la fotosintesi clorofilliana, per questo le piante rendono
possibile la sopravvivenza di tutti i viventi sulla Terra.
La foglia
LA FOGLIA
La foglia è un organo che si
origina sui rami delle piante e ne costituisce la parte verde.
la struttura della foglia
Nervature:
vasi conduttori,
che danno sostegno alla foglia e permettono il trasporto dell’acqua e Sali minerali
verso la foglia e di linfa elaborata dalla foglia a tutte le cellule della
pianta.
Lamina
fogliale :
superficie della foglia con due
facce, la pagina superiore e la pagina inferiore.
Picciolo :
peduncolo che
sostiene la foglia, la collega al ramo e contiene vasi per il trasporto delle
varie sostanze.
Epidermide:
tessuto esterno
sottile impermeabile all’acqua. Sull’epidermide della pagina inferiore ci sono
gli stomi piccole
aperture attraverso cui circolano i gas.
Tessuto a
palizzata:
tessuto posto
nella pagina superiore formato da cellule allungate, ricche di cloro pasti.
Tessuto
lacinoso:
tessuto situato
nella pagina inferiore in cui le cellule sono disposte senza un ordine ben
preciso con spazi in cui circolano i gas.
Il Fusto
IL FUSTO
Il fusto è l’organo che collega le radici alle foglie e contiene i vasi conduttori che
trasportano la linfa grezza. Dalle radici alle foglie e la linfa elaborata
dalle foglie alle radici,il fusto puo essere legnoso come negli alberi o
erbaceo come le erbe. Anche i rami devono considerasi parte del fusto.
il fusto compie due tipi di movimenti:il geotropismo
negativa e il fototropismo cioè si dirige verso la luce.
FUNZIONE
DEL FUSTO
-Sostiene e le foglie e le dirige
verso la luce;
-Trasporta le sostanze utili alla
pianta.(linfa grezza e linfa elaborata)
STRUTTURA DEL FUSTO
SUGHERO:è la parte più esterna della corteccia non è presente
nelle piante erbacee.
CORTECCIA:svolge una funzione protettiva dal gelo dall’ essiccamento
e dal caldo.
LIBRO:trasporta
la linfa elaborata.
LEGNO:trasporta
la linfa grezza.
CAMBIO:svolge una funzione protettiva dal gelo,dall’essiccamento e dal caldo.
La forza di coesione tra le
molecole dell’acqua e le molecole dei piccolissimi vasi ascendenti per il
fenomeno della capillarità permette all’acqua di salire verso le foglie.
La radice
la radice
La radice è la parte della pianta che, solitamente si
sviluppa sotto terra.
E’
l’organo che fissa la pianta al suolo, che le permette di assorbire acqua e
sali minerali in essa disciolti e trattenere le sostanze di riserva.
L’insieme
delle radici si chiama apparato
radicale.
Sezione trasversale:
In una radice possiamo distinguere:
zona di assorbimento: la zona di assorbimento è la zona dove sono presenti
i peli
radicali attraverso i quali viene
assorbita acqua e sali minerali cioè la linfa grezza.
zona di accrescimrnto: è la zona compresa tra la zona di assorbimento e
l’apice radicale, è formata da cellule in grado di distendersi in modo da permettere
l’allungamento della radice.
l’apice radicale: è
l’ultimo tratto della radice al di sotto della cuffia, grazie alle sue cellule in continua divisione è in
grado di penetrare sempre più nel terreno.
cuffia: la cuffia è uno strato
di cellule che ha la funzione di protteggere la radice mentre penetra nel
terreno.
epidermide: è un tessuto di
rivestimento dal quale si originano i peli radicali.
tessuto conduttore: è
costituito da cellule soprapposte che formano 2 diversi tipi di sottili tubi, i vasi legnosi e i vasi cribrosi; i
primi trasportano linfa grezza dalle radici alle foglie, i secondi trasportano
la linfa elaborata dalle foglie alle radici.
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