lunedì 1 giugno 2015

FIABA: Zenzero e Betti

ZENZERO E BETTI

Tanto tempo fa in Irlanda viveva una bambina che si chiamava Bettina e che aveva un nomignolo molto curioso, “Fiocco di neve” perché era molto delicata e aveva una carnagione chiara come la neve. A quei tempi girava la voce di un’ antica leggenda. Si  diceva dell’esistenza di un bosco incantato, molto folto e profondo che era situato nel centro del paese. Qui abitavano delle creature magiche: gli elfi. Erano piccoli omini buffi e bizzarri, creature buone e pacifiche con le orecchie a punta; amavano cantare e ballare, avevano una voce melodiosa e soave e si mostravano solo alle persone gradite. Se sentivano arrivare qualcuno che a loro non piaceva, si mutavano in lucciole, alberi, radici e sassi. Se invece qualcuno li incontrava e se li faceva amici, gli avrebbero portato fortuna e felicità. Molte persone del paese provarono ad entrare nel bosco per incontrarli ma nessuno li vide mai. Un giorno Zenzero, il capo della tribù degli elfi, si mostrò a Fiocco di neve, perché gli sembrava una bambina dolce, sensibile e rispettosa dell’ambiente. Fiocco di neve non credeva ai suoi occhi quando vide quel minuscolo omino dal viso paffuto. Indossava un lungo cappello a punta, pantaloni, casacca verde con grandi bottoni e stivaletti. Zenzero sapeva pure parlare il linguaggio di Bettina ed era l’unico. Disse alla bambina di essersi perso e le chiese di accompagnarlo. La bambina all’inizio si spaventò, poi decise di aspettare perché l’elfo le disse che un suono di campanellino le avrebbe indicato la strada da seguire. Partirono, arrivarono al bosco e trovarono un paesaggio distrutto dall’uomo: sporco, inquinato, bruciato, secco. Dietro una cascata era nascosto il villaggio degli elfi: quello era un posto incantato, c’era un verde lussureggiante, grandi giardini con fiori profumati, ruscelli di acqua limpida, pulita e cristallina. L’elfo disse a Bettina queste parole:
-Il nostro è un mondo incontaminato e incantato di cui nessuno conosce l’esistenza. Noi elfi amiamo la natura e vogliamo proteggerla dagli uomini e per questo non abitiamo più in mezzo a loro.
Zenzero le riferì pure che lei era stata prescelta dal consiglio degli elfi per far tornare tutti i boschi come erano una volta. L’elfo donò a Betty il suo cappello e dei campanellini magici e grazie all’aiuto di questi, la bambina tornò a casa. Ella si impegnò nella promessa che aveva fatto all’elfo prima di lasciarlo: sensibilizzare gli uomini a rispettare la natura e tenerla pulita. Così gli uomini decisero di dedicare ogni settimana un giorno a ripulire boschi, giardini, parchi. Dopo un po’ di tempo i boschi tornarono ad essere puliti e Betty visse felice e contenta.



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