- FILASTROCCHE
L’ALBERO GRANDE
Ho tante
domande
Su quell'albero grande,
vicino c’era
un alberello
grande come
un ombrello,
e c’era un
falegname,
che lavorava
il legname,
c’era anche
un contadino
che guardava
un cagnolino.
Il bosco
Il bosco decorato
d'inverno immacolato,
d'autunno annebbiato,
d'estate accogliente,
fa piacere alla gente.
Perfetto per le vacanze
senza lagnanze.
Lo Gnometto
In un
boschetto
c’era uno
gnometto,
che
al mattino
indossava
un pannolino
e dopo
un pranzetto
prendeva il
suo zainetto,
piccolino,piccolino
con un bel
fiorellino.
Il fuoco
Fuoco,
fuocherello,
brucia un ramoscello,
brucia la foresta,
niente più resta.
L’acqua scorre,
in aiuto corre,
il fuoco svanisce
e la foresta rifiorisce.
- LIMERIK
Il vecchio signore
C’era
un vecchio signore
Che
mangiava tutte le ore,
mangiava
sempre erbaccia,
così gli venne il mal di pancia,
quel
povero vecchio signore che mangiò altre due ore.
L'albero
C'era un vecchio albero
che gridava:_Sono un pero!
Si guardò e si spaventò:
_Come farò?
Quel povero vecchio albero.
L’Alberino piccolino
C’era un boschettino piccolino,piccolino
con un alberino assai
carino
la sua chiomina aveva una foglina.
Lo chiamavano Panciottino,
quel
piccolo e grazioso boschettino.
Un filo d'erba
C’era una volta un filo d’erba
Che diceva:”Sono diventata acerba !
Per questo maledetto cruciverba!
Mi avete fatto diventare matta, acciderba!”
Quel maledetto filo d’erba.
- Nonsense
L’ALBERELLO
C’era
un alberello
che era grande come un
castello,
vicino c’era una quercetta
che era piccola come una
molletta,
là vicino c’era un bambino
che mangiava un bastoncino.
La
quercia
E la quercia fa festa,
corre e compie gesta,
beve esta-thè
e mangia pancarrè.
Poi si lamenta
e infine si addormenta.
L’Alberello
Pazzerello
L’Alberello Pazzerello
che porta
con sé un ombrello,
per
andare a lavorare,
guadagnare e
volare,
prendeva la
patente
per
salutare la gente,
faceva dispetti,
a tutti
i topetti.
Mi chiamano
Pazzerello,
perché
sono un po’ monello.
L’ALBERELLO
L’alberello pazzerello
Corre come un agnello,
travestito da farfalla
nello stagno sta a galla.
I picchi lo
aggrediscono
e poi lo riconoscono,
con lui si scusano,
ma le foglie rubano.
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